Sicuramente la più famosa e una delle più brillanti del cielo notturno.
La Nebulosa di Orione è un esempio di “fornace” in cui le stelle prendono vita; varie osservazioni hanno infatti rilevato all’interno della nebulosa circa 700 stelle in vari stadi di sviluppo.
Le stelle si formano quando nubi di idrogeno molecolare ed altri gas in una regione HII si contraggono a causa della loro stessa gravità. La nube centrale cresce rapidamente e il gas interno si riscalda a causa della conversione dell’energia potenziale gravitazionale in energia termica.
Quando la temperatura e la pressione raggiungono livelli altissimi, inizia la fusione nucleare che dà origine alla protostella.
Poiché l’elemento più abbondante all’interno di queste nebulose è l’idrogeno, il colore più comune che assumono è il rosso, legato alla ionizzazione di quell’elemento. Se sono presenti anche altri elementi a essere ionizzati, come l’elio, l’ossigeno, o l’azoto, le nebulose appaiono anche di colore blu-azzurro e verde.
E’ la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare. La sua distanza è di circa 1350 anni luce. (se vogliamo conoscere la distanza in km basta moltiplicare 1350 per 9460 miliardi)
Dati:
Light: 50x180sec – 30×240 sec – 15x120sec gain 150 + 31 dark
Software – sharpCap + Pixinsight + camera raw
Camera asi 183 raffreddata a -10°c – Telescopio 71 sdq