Se non avete mai avuto occasione di vedere i video di Tony Northrup , questa è la volta buona.
Si mettono a confronto il Canon 100-400 e i due obiettivi Tamron e Sigma. Questi tre obiettivi, come quarto poi viene incluso anche il canon 400 – f5,6.
Non sempre sono d’accordo, ma ci da la sua onesta opinione senza forzature pubblicitarie, e già questa è una cosa difficile da trovare oggi giorno.
Consiglio a tutti di visitare il suo sito
http://www.northrupphotography.com/
Thingvellir – Islanda
Il Parco Nazionale di Thingvellir sorge in un punto di grande interesse geologico,
sulla fossa tettonica islandese: si tratta del punto in cui la zolla americana e quella europea
si allontanano l’ una dall’ altra. Nel parco anche il lago più grande dell’ Islanda,
il Thingvallavatn.
Il Parco di Thingvellir offre una bellezza paesaggistica davvero incredibile.
Scatto singolo effettuato all’alba.
Norvegia – Isole Lofoten – Aurora boreale
Si è vero, sono andato li quasi esclusivamente per fotografare l’aurora boreale, ma queste isole mi hanno catturato con il loro fascino anche se eravamo in autunno.
Noi siamo partiti da Tromso e abbiamo percorso tutta la strada che porta all’ultimo villaggio delle isole in macchina, ammirando lungo il tragitto le meraviglie di questi luoghi dove le spiagge bianche contrastano con le vette ripide delle montagne che si affacciano sul mare.
Siamo arrivati nel piccolo villaggio di A, all’estrema punta dell’arcipelago norvegese, dopo circa sette ore di macchina da Tromso, dove la seconda sera avevamo già avuto la fortuna di assistere al fenomeno dell’aurora.
Il giorno si andava ad ammirare e fotografare spiagge, fiordi villaggi e aquile di mare, anche spostandoci parecchio con la macchina. Nel pomeriggio si riprendeva la strada verso casa facendo però delle piccole soste per trovare una location sempre diversa per le foto notturne.
Il tempo è stato splendido per tutte e cinque le giornate alle isole e l’aurora boreale non si è fatta attendere più di tanto, con fenomeni più o meno forti e duraturi.
Foto realizzate nel viaggio “a caccia dell’aurora boreale 2014” in Norvegia
Video Aurora Boreale
Isle of May – Scozia
Quando arrivo ad Anstruther, un piccolo paese sulla costa orientale della Scozia, il porto è ancora una distesa di sabbia, è presto, l’alta marea arriverà alle 12.30
Ma il tempo scorre velocemente ammirando come l’acqua invade il porto e alza le barche di 5 metri e ci permette così di partire.
L’isola dista 50 minuti ma lo spettacolo inizia già a metà viaggio quando cominciano i primi avvistamenti di pulcinelle che volano parallelamente al battello, comincio a scattare nonostante il movimento della barca, e poi qualcuno avvista le sule, si tuffano violentemente in acqua e si continua a scattare fino a quando la velocità del battello diminuisce e ci ritroviamo vicini alla meravigliosa scogliera dell’isola che ci accoglie in un mondo visto soltanto in tv.
Le scogliere mostrano migliaia di uccelli: Urie, Gabbiani, Gazze marine e Pulcinelle di mare. L’isola di May ha una delle più alte concentrazioni di uccelli marini nidificanti del nord Europa.
Il battello attracca al piccolissimo porticciolo di Firth of Forth dove le sterne ci stanno aspettando, il guardiaparco ci consiglia di percorrere abbastanza velocemente i primi 30 metri del sentiero per evitare di essere attaccati, visto che sui prati adiacenti al molo ci sono molti nidi e molti pulli di sterna.
Sulla guida di questa piccola isola c’è scritto “chiudete gli occhi e respirate profondamente si sta per fuggire in un mondo diverso” ed è proprio cosi.
Una fotografa inglese sussurra che sembra di essere in un documentario.
Ho sempre fotografato natura ma qui è fin troppo facile tornare con le schede di memoria piene di buone foto.
Le sterne volano e scendono in picchiata sulle nostre teste, non vogliono farci sostare troppo vicino ai loro nidi, dopo aver percorso una piccola salita ci si affaccia sull’altro lato dell’isola e si arriva nel teatro delle pulcinelle e dei gabbiani.
La loro non è proprio una convivenza pacifica, spesso i gabbiani costringono le pulcinelle a lasciar cadere i pesci e ne approfittano, visto anche l’abilita di queste ultime nel pescare.
Le pulcinelle non sono distanti, hanno i loro nidi in buchi nel terreno e si radunano in gruppi.
Non è raro vederle con i pesci nel becco.
Se si mantiene un comportamento silenzioso e calmo ci si può avvicinare anche a 7-8 metri di distanza.
Continuando il sentiero dietro il faro dell’isola ci si affaccia sulla scogliera dove troviamo anche urie e gazze marine, è sempre consigliato rimanere nei camminamenti per non disturbare, un guardiaparco ci dice che sugli scogli sottostanti ci sono foche grigie ma è meglio non sporgersi troppo, le vedremo poi.
Le due ore di sosta concesse sull’isola passano in fretta, il battello riparte ma la nostra macchina fotografica non ha finito il lavoro, ecco le foche sugli scogli e ancora sule e pulcinelle ci accompagnano per oltre metà viaggio.
A rivederla dal piccolo porto di Anstruther, l’isola di May, appare come uno scoglio insignificante, è lunga soltanto un chilometro e mezzo. Eppure attraccare al suo porticciolo, proprio all’uscita del Firth of Forth e all’ingresso del Mare del Nord, fa perdere al viaggiatore queste impressioni, il tempo ci ha assistito anche se il cielo si è coperto presto, ma il mare calmo ci ha permesso di viaggiare, non è raro ascoltare racconti di fotografi che hanno dovuto aspettare giorni per arrivare sull’Isle of May, quello scoglio che sembra cosi vicino alla costa scozzese da poterlo toccare.
“Come una città, una colonia di uccelli marini sembra piena di stranieri. Il modo migliore per vivere è conoscere i vicini”
GALLERY – pag.1-2