Per risoluzione si intende il numero di pixel che ci sono in una unità di misura di lunghezza.
La lunghezza di riferimento è il pollice.
Il pollice (in inglese “inch”) equivale a 25.39 mm circa.
Per indicare quanti pixel stanno in un pollice di lunghezza si utilizzano i “dpi” ovvero dot per inch = punti per pollice (in italiano ppi); photoshop utilizza pixel per pollice.
E’ chiaro però che il dato principale che mi serve per avere a disposizione una buona risoluzione è il numero di pixel di cui è composta un’immagine, niente altro.
Il valore di dpi è un valore assoluto in uscita del processo, la stampa.
L’occhio umano non riesce a distinguere i punti singoli di un’immagine quando la densità supera i 300 dpi.
Quindi sarà sempre inutile (o quasi) andare oltre questo valore di definizione.
Un certo valore di dpi ( dots per inch ) infatti ci dice quanti punti (dots) vengono stampati per ogni pollice (inch).
Valori più alti significheranno che i punti saranno più fitti, più vicini tra loro.
Al contrario valori bassi indicheranno che i punti avranno una densità minore, una distanza tra di loro più elevata
daranno luogo ad un’immagine poco definita.
Il valore di dpi ci servirà soltanto per l’utilizzo finale della fotografia:
1) per il web o monitor 72 dpi
2) per i quotidiani 100 dpi
3) per le stampe grandi formati 200 dpi
4) per le riviste 250-300 dpi
Il valore importante per una buona definizione è la grandezza in pixel della foto e no il valore in dpi, più pixel ho a disposizione e meglio è, (quando parliamo di compatte o macchinette bridge subentrano anche altri fattori come la grandezza del sensore stesso e dei pixel stessi)
Anche un’immagine visualizzata sul monitor è composta da pixel.
La risoluzione dei monitor è di circa 72 dpi (qualche monitor ora anche a 96 dpi)
Se si devono produrre immagini che dovranno essere utilizzate solo a video (per siti internet) sarà inutile utilizzare risoluzioni maggiori di quella indicata.
La canon 7d come le altre reflex canon rilascia file a 72 dpi, altre marche danno file a valori diversi, fino a 300 dpi questo perchè il valore è variabile e non assoluto. Facciamo un’esempio con le finestre di dimensione immagine di photoshop.
Nella finestra troviamo indicato:
Dimensione pixel : è la dimensione del file espressa come di consueto in MB
Larghezza : è il numero di pixel che formano la base dell’immagine
Altezza : è il numero di pixel che compongono l’altezza dell’immagine
Dimensioni del documento : è la dimensione in centimetri (è possibile cambiare questa impostazione dalla finestra a scorrimento) che assumerà la nostra immagine una volta stampata.
Nell’immagine di sinistra abbiamo una risoluzione di 72 ppi e una grandezza di 182 cmX121cm circa.
Se decido di avere una risoluzione maggiore procedo in questo modo: tolgo la spunta su “ricampiona immagine” in modo da avere sempre il valore in pixel originale (5184X3156) e aumento la risoluzione, in questo caso ho messo un valore di 300 dpi.
Come possiamo vedere, la grandezza dell’immagine in cm è variata automaticamente e avere a disposizione 18 MegaPixel mi permette una stampa di 43 cm lato maggiore, più grande di una pagina intera di rivista. Notiamo anche come il peso in Mb del file rimane invariato perchè è invariato il valore di grandezza in pixel.
Vediamo invece ora un’immagine rilasciata da un sensore di 6 MegaPixel ma ad una risoluzione di 300 dpi
La dimensione dell’immagine è decisamente più piccola, addirittura più piccola di una pagina di rivista proprio perchè non ho a disposizione molti pixel, ecco allora che se volessi aumentare la dimensione a 30×20, la risoluzione automaticamente si abbassa a 254 ppi, va da se che se aumento ancora la grandezza della stampa la risoluzione diminuisce automaticamente.
Quindi ribadisco che il valore di dpi (o ppi) che ci rilascia la nostra reflex è un valore puramente indicativo, il valore importante è quello dei pixel che ci fornisce il sensore.
In questa ultima tabella si vede infatti come per una stessa dimensione di stampa, avere più pixel a disposizione mi porta ad avere una risoluzione in fase di stampa invece di 254 ppi di 438 ppi, addirittura maggiore di quella che può percepire l’occhio umano.
Una volta compreso il concetto di dpi basta tenere a mente che:
1. Un’immagine digitale NON ha dimensioni ASSOLUTE di stampa.
2. Un’immagine digitale è definita da una dimensione, espressa in pixel, lato maggiore e minore. Tanto grandi sono questi valori e migliore risulterà la nostra immagine.
3. La relazione tra dimesioni in pixel e dimensioni in cm della stampa passa SOLO ed ESCLUSIVAMENTE
attraverso il valore di dpi.
Quindi da ora in poi quando qualcuno che non ha ancora chiaro questo concetto vi domanderà a quanti dpi scatta la tua macchina?, la risposta migliore è: a quella che vuoi tu.
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